CCNL Sanità: arresto nelle trattative per il rinnovo

Rinnovo bloccato, inflazione al 17%: i Sindacati chiedono più fondi 

Lo scorso 17 settembre 2025 l’Intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari, Aaroi-Emac, Fassid (Aipac, Aupi, Simet, Sinafo, Snr) , Fp-Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Fvm-Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari, Uil-Fpl Medici e Veterinari e sanitari hanno comunicato al Ministero e alle Regioni l’urgenza di risolvere lo stallo nelle trattative per il rinnovo del CCNL di settore per il periodo 2022-2024, bloccate da 2 anni.

Le OO.SS. ritengono che i fondi stanziati dal Governo per il suddetto rinnovo contrattuale siano insufficienti a coprire l’inflazione subita in questo triennio dai lavoratori del comparto.

Difatti, a fronte di un’inflazione del 17% nel periodo considerato, il finanziamento per gli aumenti contrattuali è stato solo del 5,78%, creando un divario significativo con gli aumenti previsti da altri contratti.

Un ulteriore ostacolo al proseguimento della trattativa risiede nell’ingiustizia del finanziamento dell’indennità di specificità, che è stata riconosciuta solo ai Dirigenti Medici e Veterinari, escludendo i Dirigenti Sanitari.

I Sindacati chiedono al Governo e alle Regioni di intervenire, stanziando risorse extracontrattuali nella Legge di Bilancio 2026. Risorse aggiuntive necessarie a ridurre il divario inflazionistico attraverso l’aumento delle retribuzioni e a colmare la suddetta disparità di reddito tra i Dirigenti.

Le Sigle sindacali ritengono che lo stallo attuale non sia più accettabile ed auspicano l’emanazione, da parte del Governo, dell’atto d’indirizzo che dovrà includere miglioramenti sia economici che normativi per tutti i lavoratori del settore.

Dipendenti pubblici in mobilità: la questione del TFS

Fornito un quadro riassuntivo delle varie casistiche riscontrabili (INPS, circolare 15 settembre 2025, n. 126).

L’INPS ha effettuato una ricognizione delle norme che regolano i processi di mobilità, fornendo anche indicazioni in relazione alla disciplina da applicare nelle ipotesi di transito (a vario titolo) tra amministrazioni pubbliche diverse che possono interessare i dipendenti pubblici iscritti all’ex ENPAS o all’ex INADEL.

In effetti, al fine di garantire l’unicità della posizione assicurativa, il legislatore ha regolato il regime pensionistico e di fine servizio rivolto al personale interessato da mobilità nell’ambito delle pubbliche amministrazioni.

In particolare per quel che riguarda il Trattamento di fine servizio (TFS), la norma stabilisce i seguenti principi di carattere generale:

– dalla data di trasferimento, al personale interessato spetta il TFS previsto dall’ordinamento dell’amministrazione di destinazione;
– ai fini della liquidazione del TFS, del Trattamento di fine rapporto (TFR), dell’indennità di anzianità o dell’eventuale analogo trattamento comunque denominato, il personale in mobilità ha diritto a far valere, in aggiunta a quella maturata dopo il trasferimento, l’intera anzianità di servizio già utile per l’ordinamento dell’amministrazione di provenienza;
– l’importo lordo dell’indennità, maturata alla data di trasferimento, deve essere versato dall’amministrazione di provenienza a quella di destinazione, senza recupero sulla somma da trasferire di eventuali contributi o altri oneri eventualmente addebitati al dipendente;
– all’atto della definitiva cessazione dal servizio, l’eventuale eccedenza tra l’importo del trattamento calcolato alla data del trasferimento e quello dovuto alla data di cessazione, in base all’anzianità di servizio complessivamente maturata, compete al dipendente.

Tali principi devono essere applicati in tutti i casi di mobilità, salvo quelli per i quali il legislatore abbia previsto una normativa speciale.

Pertanto, l’applicazione delle norme sulla mobilità comporta il trasferimento della titolarità di un rapporto di lavoro già esistente da un’amministrazione a un’altra, riconducibile alla fattispecie della “cessione del contratto”.

Infine, nella circolare in commento l’INPS riepiloga le tipologie di mobilità e fornisce un quadro riassuntivo delle varie casistiche riscontrabili.

CCNL Oreficeria Industria: ripresa la trattativa per il rinnovo

 

Confronto per il rinnovo del CCNL: sindacati e datori discutono di turni, trasferte e lavoro a termine

Lo scorso 15 settembre 2025 si è svolto il confronto tra le Organizzazioni sindacali  Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e le Associazioni datoriali Confindustria, Federorafi per la riapertura del dibattito relativo al rinnovo del CCNL di settore, ormai scaduto a dicembre 2024.

I punti principali del confronto hanno riguardato temi come trasferte e reperibilità con l’intento di definire le normative e i relativi trattamenti economici. 

Altro punto fondamentale trattato riguarda il lavoro a turni, per il quale i Sindacati hanno richiesto un riconoscimento economico specifico, ad oggi non previsto, che tenga conto della sua incidenza su tredicesima, ferie e permessi.

È stata, inoltre, posta l’attenzione sugli istituti della malattia e dell’infortunio non sul lavoro per i lavoratori disabili con la richiesta di prolungare il periodo di comporto e garantire un adeguato riconoscimento economico.

Infine, si è discusso della necessità di disciplinare il mercato del lavoro, affrontando il tema dei contratti a termine e di somministrazione, che il contratto attuale non prevede.

Le Associazioni datoriali, per avviare un confronto concreto, si impegnano a presentare dei testi specifici sui punti trattati.

Il prossimo appuntamento è fissato per i primi giorni di ottobre 2025.

Al via il nuovo assistente virtuale AppLI

Parte il web coach sperimentale che offre percorso personalizzato di orientamento, formazione e inserimento lavorativo per i giovani NEET (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 16 settembre 2025).

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha dato notizia del lancio di AppLI, l’assistente virtuale sperimentale del dicastero , in collaborazione con Inps, progettato per affiancare i giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) in un percorso personalizzato di orientamento, formazione e inserimento lavorativo.

AppLI è accessibile gratuitamente e senza limiti di giorni e orario sul sito del Ministero all’indirizzo https://appli.lavoro.gov.it. Nella fase iniziale è rivolto ai cittadini tra i 18 e i 35 anni in possesso di SPID o CIE. 

Il nuovo assistente virtuale rappresenta il primo sistema di intelligenza artificiale generativa multi-agente costruito da una pubblica amministrazione, capace di gestire in modo innovativo problematiche complesse come quelle sottese al fenomeno dei NEET: l’obiettivo è accompagnare i giovani nella fase di attivazione e riattivazione in modo inclusivo, sostenibile ed efficace, utilizzando le tecnologie più avanzate al servizio della collettività. Una conferma dell’impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’utilizzo responsabile delle tecnologie più avanzate al servizio della collettività.

AppLI nasce da un processo di co-creazione: sin dalle fasi progettuali sono stati coinvolti giovani utenti, regioni, centri per l’impiego ed esperti del settore, con l’obiettivo di dare vita a uno strumento realmente utile e vicino ai bisogni delle persone. Peraltro, il sistema sarà costantemente monitorato e migliorato anche grazie alle segnalazioni degli utenti che guideranno l’introduzione di nuove funzionalità e il perfezionamento dei servizi offerti.

Il web coach si inserisce nell’ecosistema tecnologico del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), sviluppato in collaborazione con Inps e rafforza le politiche attive già avviate dal Ministero, comprese le misure incentivanti dell’occupazione giovanile e dell’autoimpiego

Le funzioni di AppLI

In pratica, il nuovo assistente virtuale offrirà i seguenti servizi:

Ascolta e orienta – Rileva interessi, competenze e obiettivi, proponendo un percorso su misura.
Allena – Suggerisce pillole formative, corsi e risorse utili per colmare gap di competenze.
Avvicina al lavoro – Indica opportunità e servizi disponibili sul territorio, favorendo il contatto con la rete pubblica.
Accompagna – Invia promemoria e incoraggiamenti, aiutando a trasformare i passi in risultati.

Lo scopo di AppLI è quello di potenziare l’incontro tra giovani, servizi pubblici e mondo del lavoro. Progettato secondo principi della “privacy-by-design“, non sostituisce i servizi dei centri per l’impiego e non prende decisioni al posto delle persone. Lo sviluppo è conforme alle linee guida contenute dal GDPR e dall’AI Act e prevede che le conversazioni con AppLI rispondano ai principi di equità, trasparenza, sicurezza, tutela dell’utenza, responsabilità e protezione dei dati personali condivisi.

La versione disponibile oggi è sperimentale, sotto stretto monitoraggio e suscettibile di molteplici aggiornamenti. Nei prossimi mesi sono previste: nuove funzionalità di orientamento e coaching; integrazioni con ulteriori servizi territoriali e formativi; ampliamento graduale della platea dei beneficiari.

 

Ebrau: premio di continuità per l’Artigianato Umbro

Premio di 400,00 euro per 16 anni di anzianità di servizio

L’Ente Bilaterale Regionale Artigianato Umbro riconosce a tutti i lavoratori del settore artigiano umbro, che abbiano maturato 16 anni di lavoro al 31 dicembre 2025, un importo una tantum pari a 400,00 euro a titolo di premio per continuità di servizio.

Tale contributo può essere richiesto da tutti i lavoratori che soddisfano il suddetto requisito di anzianità ed è valido anche se l’azienda ha cambiato nome o ragione sociale nel tempo.

La selezione per il riconoscimento dell’importo una tantum avverrà tramite una graduatoria basata sull’anzianità di servizio.

La domanda può essere presentata dal 1° settembre 2025 al 28 febbraio 2026.

Ai fini della validità della richiesta di contributo è necessario inviare:

– una copia della busta paga del mese precedente alla domanda;

– una copia del documento di identità valido.